Camairago
Camairago sede comunale di Castelgerundo | |
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Il castello Borromeo | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Lodi |
Territorio | |
Coordinate | 45°12′22″N 9°43′42″E |
Altitudine | 53 m s.l.m. |
Superficie | 12,77 km² |
Abitanti | 656[1] (30-4-2017) |
Densità | 51,37 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 26844 |
Prefisso | 0377 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 098007 |
Cod. catastale | B456 |
Targa | LO |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 545 GG[3] |
Nome abitanti | camairaghesi |
Patrono | santi Cosma e Damiano |
Giorno festivo | ultima domenica di settembre |
Cartografia | |
Posizione del vecchio comune di Camairago nella provincia di Lodi | |
Camairago (Camiràgh in dialetto lodigiano) è un centro abitato del comune italiano di Castelgerundo, di cui è la sede.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Di antica origine, appartenne all'arcivescovo di Milano Ariberto d'Intimiano, ai Visconti e ai Borromeo (1440), che ricostruirono il castello, dopo le distruzioni causate dalle lotte comunali tra Milano e Lodi.
Fortificata da Marco Antonio Colonna (1521), soffrì l'occupazione dei Lanzichenecchi diretti a Mantova (1621).
In età napoleonica (1809-16) Camairago fu frazione di Cavacurta, recuperando l'autonomia con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto.
Il nome antico, di epoca alto-medievale, era "Camariaco" che deriva da Camerte Camairago, ritenuto l'effettivo fondatore.
Nel 2016 si è avviato il percorso di fusione con il comune di Cavacurta[4] e si è concretizzato con la vittoria del "sì" nel referendum del 22 ottobre 2017.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone di Camairago erano stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 4 settembre 1997.[5]
- Stemma
«Fasciato di azzurro e di rosso di quattro pezzi, la prima e la terza fascia all'anguilla ondeggiante in fascia, d'argento; al capo d'oro, caricato dall'aquila di nero, coronata con corona all'antica di tre punte d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.»
- Gonfalone
«Drappo troncato di rosso e di giallo, riccamente ornato da ricami d'argento e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento.»
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]L'abitato conserva il castello dei Borromeo, edificato su un preesistente fortilizio medievale e il Santuario della Madonna della Fontana eretto in antichità alla Vergine Maria. La storia narra di una fonte, tuttora esistente, di acqua miracolosa che in passato ha guarito storpi e ammalati.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[6]
Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Al 31 dicembre 2008 gli stranieri residenti nel comune di Camairago in totale sono 81,[7] pari al 12,79% della popolazione. Tra le nazionalità più rappresentate troviamo:
Paese | Popolazione (2008) |
---|---|
India | 32 |
Marocco | 17 |
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Secondo l'ISTAT, il territorio comprende il centro abitato di Camairago e le località di Bosco Valentino e Mulazzana.[8]
Economia
[modifica | modifica wikitesto]L'agricoltura rappresenta la maggiore attività economica locale, con la coltivazione di mais e foraggi e l'allevamento di suini e bovini. Anche se alcune di queste aziende agricole hanno una certa dimensione, tuttavia notevole è il pendolarismo su Milano e altri centri.
Quasi assente l'attività industriale, si conta invece qualche impresa artigiana.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Segue un elenco delle amministrazioni locali.[9]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1946 | 1947 | Pietro Sgariboldi | Sindaco | ||
1947 | 1956 | Giovanni Cremonesi | Sindaco | ||
1956 | 1960 | Pietro Sgariboldi | Sindaco | ||
1960 | 1970 | Gianfranco Pizzamiglio | Sindaco | ||
1970 | 1975 | Gianluigi Pandolfi | Sindaco | ||
1975 | 1989 | Giuseppe Locatelli | Sindaco | ||
1989 | 1990 | Attilio Battisti | Sindaco | ||
1990 | 2004 | Giuseppe Gozzini | Sindaco | ||
2004 | 2014 | Renzo Clerici | lista civica (centrosinistra) | Sindaco | |
2014 | 2018 | Giuseppe Gozzini | lista civica | Sindaco |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 aprile 2017.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Il Giorno, Camairago e Cavacurta: parte l'iter della fusione - Il Giorno, in Il Giorno, 30 aprile 2016. URL consultato il 23 dicembre 2016.
- ^ Camairago, decreto 1997-09-04 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 10 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2021).
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Dati demografici ISTAT Archiviato il 14 giugno 2010 in Internet Archive..
- ^ ISTAT - Dettaglio località abitate Archiviato il 13 dicembre 2012 in Internet Archive..
- ^ Lista pubblicata in Il Lodigiano. Quarant'anni di autonomia, Provincia di Lodi, 2008, p. 267.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Camairago
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Camairago, su sapere.it, De Agostini.
- Camairago, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 235288814 |
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