Explorer 6
L'Explorer 6 fu un satellite statunitense appartenente al Programma Explorer, fu il secondo di una nuova generazione di macchine, il primo esemplare non raggiunge mai l'orbita.
La Missione
Explorer 6 fu lanciato il 7 Agosto 1959 tramite il vettore Thor-Able. Fu immesso in orbita senza problemi e iniziò la sua missione la quale consisteva nello studio dei raggi cosmici, del geomagnetismo, della propagazione radio nell'alta atmosfera e del flusso di micrometeoriti. In più eseguì dei test su un dispositivo atto a fotografare le condizioni climatiche della Terra.
Il satellite smise di trasmettere il 6 Ottobre 1959 a causa dell'inefficienza delle batterie a bordo. Explorer 6 fu utilizzato, sempre nel 1959, come bersaglio per il test del missile anti satellite americano, il quale passò con successo a 6,4 km dalla sonda (non era previsto l'abbattimento). Explorer 6 rientrò nell'atmosfera il 1 Luglio 1961.
Il Satellite
Explorer 6 era un piccolo satellite all'incirca sferico, dal quale fuoriuscivano quattro pannelli solari atti a ricaricare le batterie. Tutti gli apparati scintifici, eccetto il sistema fotografico, potevano inviare i dati sia in formato digitale che analogico. Un trasmettitore UHF veviva utilizzato per la telemetria digitale e per l'invio delle immagini, mentre due trasmettitori VHF erano utilizzati per i dati analogici. Dei quattro pannelli solari, solo tre si dispiegarono e questo spiega perchè i dati digitali furono trasmessi solo per poche ore al giorno. Da segnalare che la bassa potenza elettrica disponibile creava anche dei disturbi nella trasmissione dei dati in VHF.