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Il dio è raffigurato con un ''[[pilum]]'' ("giavellotto") e una capra. Il ''pilum'' (collegato a [[Pilunno]]) sarebbe il simbolo del fulmine e la capra (collegata a [[Fauno]] e [[Fauna (divinità)|Fauna]]) sarebbe il simbolo della fecondità<ref>[[Andrea Carandini]], ''La nascita di Roma'', § 431</ref>. [[Aulo Gellio]] descrive la statua di culto nel tempio sul Campidoglio, come un dio giovane armato di arco e frecce, con accanto una capra che gli era sacrificata. Inoltre Aulo Gellio ipotizzò che Veiove fosse una controparte malvista di Giove (confronta [[Summano]]). Aulo Gellio osserva che la particella ''ve-'' che precede il nome del dio compare anche in parole latine come ''vesanus'', "folle", e quindi interpreta il nome Veiovis come l'anti-Giove.<ref name="ref_A">Aulo Gellio, ''Notti Attiche'', V, 12, 11</ref>. |
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In primavera gli venivano sacrificate più capre per scongiurare le pestilenze. Sempre Aulo Gellio ci informa che Veiove ricevette il sacrificio di una capra femmina, sacrificata ''ritu humano''; tale frase potrebbe significare "alla maniera di un sacrificio umano" o "alla maniera di una sepoltura". Queste offerte non riguardavano tanto l'animale sacrificato quanto l'anima sacrificata.<ref name="ref_A" /> |
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,_bronzo,_I_secolo_dc._ca.,_da_montrazzano_02.jpg)
Veiove o Vediove (latino Vediovis) è un dio romano, oggetto di culto fin da età molto antica, ma la cui esatta natura non è del tutto chiara.
Sappiamo che Veiove è il protettore dell'Asylum, il bosco sacro di rifugio che si trovava nella sella del Campidoglio (inter duos lucos, cioè " tra i due boschi sacri").
Rappresentazione
[modifica | modifica wikitesto]Il dio è raffigurato con un pilum ("giavellotto") e una capra. Il pilum (collegato a Pilunno) sarebbe il simbolo del fulmine e la capra (collegata a Fauno e Fauna) sarebbe il simbolo della fecondità[1]. Aulo Gellio descrive la statua di culto nel tempio sul Campidoglio, come un dio giovane armato di arco e frecce, con accanto una capra che gli era sacrificata. Inoltre Aulo Gellio ipotizzò che Veiove fosse una controparte malvista di Giove (confronta Summano). Aulo Gellio osserva che la particella ve- che precede il nome del dio compare anche in parole latine come vesanus, "folle", e quindi interpreta il nome Veiovis come l'anti-Giove.[2].
Gli era probabilmente dedicato l'agonium del 21 maggio.
Nel 194 a.C. gli fu dedicato anche un santuario nella parte nord dell'Isola Tiberina.
Culto
[modifica | modifica wikitesto]In primavera gli venivano sacrificate più capre per scongiurare le pestilenze. Sempre Aulo Gellio ci informa che Veiove ricevette il sacrificio di una capra femmina, sacrificata ritu humano; tale frase potrebbe significare "alla maniera di un sacrificio umano" o "alla maniera di una sepoltura". Queste offerte non riguardavano tanto l'animale sacrificato quanto l'anima sacrificata.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Andrea Carandini, La nascita di Roma, § 431
- ^ a b Aulo Gellio, Notti Attiche, V, 12, 11
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Veiove
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Vejovis, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
| Controllo di autorità | VIAF (EN) 317108625 · LCCN (EN) no2015102064 |
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