Papers by Simonluca Perfetto
Bulletin du cercle d'études numismatiques Volume 61, no 2 [ mai-août 2024 ] Bruxelles
www.cdse.it wvvw.facebook.com/cdsedizioni Coop. Sociale Finito di stampare per conto dell'editore... more www.cdse.it wvvw.facebook.com/cdsedizioni Coop. Sociale Finito di stampare per conto dell'editore nel mese di DICEMBRE 2023
A seguito delle importanti scoperte degli ultimi anni su Benedetto Cotrugli, ci si è chiesto se i... more A seguito delle importanti scoperte degli ultimi anni su Benedetto Cotrugli, ci si è chiesto se il famoso mercante avesse partecipato di persona alle fiere e in particolare a quale titolo. L'attenzione si è focalizzata sulla fiera più importante d'Italia che era quella di Lanciano. Non si riesce a documentare direttamente la sua presenza in questa fiera, ma vengono ricostruiti i movimenti commerciali dei suoi stretti collaboratori e le sue attività nell'imminenza della fiera.
Nel decennale della scoperta della zecca medievale di Rocca San Giovanni, ab initio completamente... more Nel decennale della scoperta della zecca medievale di Rocca San Giovanni, ab initio completamente sconosciuta al pubblico 1 , si presenta ancora una volta l'occasione di approfondire l'argomento. Preliminarmente bisogna ricordare che questa zecca fu scoperta durante una mia sessione di studio e di ricerca risalente all'estate del 2012, presso l'Archivio Rossetti del Vasto, ove è custodito il manoscritto n. 11, vergato da Tommaso Palma, dal titolo 'Compendio Istorico dell'antichissima Terra del Vasto in Abruzzo Citra nel Regno di Napoli' 2. Peraltro, la storia di questa zecca, durante l'ultimo decennio, non ha subìto particolari modifiche o approfondimenti 3 , se non con la mia tesi dottorale, lavoro nel quale le sorti di questa officina monetaria sono state modificate a tal punto, da ritenersi scoperta un'ulteriore zecca inedita. Infatti, oltre ad essere presentato un altro documento che smentisce qualsiasi voce contraria alla sua esistenza 4 , la sua attività e le sue monete vengono finalmente collocate al tempo di Ferdinando d'Aragona e non all'epoca del padre Alfonso 5 , sia in base alla data del predetto nuovo documento, sia in armonia con le monetazioni a palatura invertita 6. Questo non vuol dire che la zecca non avesse lavorato anche in precedenza, ma trattandosi di un periodo sinora non considerato, peraltro sotto il regno di un diverso sovrano, siamo di fronte a una nuova zecca. Quello che non è cambiato invece, sono l'autorità emittente, Iñigo d'Ávalos, e le monete, per le quali è stato anche creato un nuovo catalogo 7. Altri passi in avanti sono stati compiuti sul titolo delle coniazioni, le quali furono emesse dal conte camerlengo in signoria su questo territorio. Ciò significa che la zecca probabilmente produceva anche altri tagli privi di titoli feudali, in sintonia col meccanismo delle terre demaniali insignorite 8. A questa sede ho voluto dedicare invece un ragionamento che interseca la numismatica, l'araldica e la sigillografia, alla luce di un timbro presente nell'Archivio di Stato di Chieti, Sezione Lanciano, gentilmente segnalatomi da Domenico Maria Del Bello (fig. 1) 9. Si tratta di un primordiale timbro, apposto su un documento del 1723, la cui iconografia rappresenta l' università di Rocca San Giovanni. Lo definisco primordiale perché, oltre a svolgere le funzioni proprie di imprimere l'inchiostro sulla carta, svolgeva parzialmente anche quelle di sigillo, grazie ai rilievi di metallo duro di cui probabilmente era costituito.
Introduction of the Draw-Plate into the Naples Mint (1542-1543): A Little-Known ‘Ingegno’
The pre... more Introduction of the Draw-Plate into the Naples Mint (1542-1543): A Little-Known ‘Ingegno’
The present study documents the introduction of the draw-plate into the Naples mint, a machine to whet the metal used to make flans for striking coins. This genial idea was conceived by Luis Ram, master of the mint, who bought the machines from Germany sometime in the second half of 1542. The new method made it possible for the mint to accelerate production, increasing the quality and quantity of the coinage. In one of his trials, he was accused of greater earnings thanks to the draw-plate – earnings which, against his will, the royal court claimed for itself. This circumstance marked the end of ‘medieval’ management of the Parthenopean mint, a mechanization that hitherto was thought to have come about no earlier than the 17th century and redates the mint’s international competition with major European mints to the 16th century.
Resumen
El estudio intenta identificar los principales elementos de conexión y afinidad entre el... more Resumen
El estudio intenta identificar los principales elementos de conexión y afinidad entre el período suabo y el período aragonés de Nápoles, y explorar también el lado de la acuñación aragonesa en Sicilia. Las principales similitudes entre las dos formas de interpretar la moneda se encontraron en la ubicación del anverso y reverso, así como en la apariencia de los retratos. Se delinean los tres tipos principales de anverso y los límites que las caracterizan con respecto a la predominante.
Palabras clave: anverso, reverso, suabos, aragonés, retrato, Nápoles.
Abstract
The study attempts to identify the main elements of connection and affinity between the Swabian period and the Aragonese period of Naples, also exploiting the side of the Aragonese coinage in Sicily. The main similarities between the two ways of interpreting coinage were found in the location of the obverse and reverse sides, as well as in the appearance of the portraits. The three main types of obverses and the limits that characterize them with respect to the predominant one are outlined.
Keywords: obverse, reverse, Swabian, Aragonese, portrait, Naples.
Roberto il Saggio. Biografia di Roberto d'Angiò un «re da sermone» (Simone Campagna); Pierluigi L... more Roberto il Saggio. Biografia di Roberto d'Angiò un «re da sermone» (Simone Campagna); Pierluigi LEONE DE CASTRIS, Sculture in legno medievali nella penisola sorrentino-amalfitana (Simone Lucibello); 387 Biblioteca 389 Catalogo delle pubblicazioni 65 Da garufi, Monete e conii cit., p. 29.
Cubierta: Representación del populo entendido a la manera de finales del siglo XIII, es decir, co... more Cubierta: Representación del populo entendido a la manera de finales del siglo XIII, es decir, conjunto de hombres y mujeres que dirigen la sociedad.
Il primo inventario di questo genere è stato ideato e pubblicato nel 2016 1 , con l'intento di ma... more Il primo inventario di questo genere è stato ideato e pubblicato nel 2016 1 , con l'intento di mantenere cadenza quinquennale, che tuttavia all'atto della prima stesura non si è potuta osservare, per poter ricomprendere anche le zecche inedite scoperte durante il periodo di 'vacatio' ante stampa dell'opera di riferimento (Le zecche italiane fino all'Unità a cura di Lucia Travaini 2), nell'ambito della quale le zecche note del Regno di Napoli sono state principalmente trattate da Giuseppe Ruotolo, che si è conformato all'impostazione del MEC 14.III 3. Inoltre, il precedente inventario era stato limitato al Regno di Napoli, anche se, già comprendeva una zecca relativa al Regno di Sicilia o al massimo al territorio papale (Grottaferrata). Più apertamente, l'attuale inventario presenta un titolo che si prefigge di inglobare tutte le zecche dell'Italia meridionale peninsulare, a partire dalla caduta dell'Impero romano d'Occidente (476 d.C.). Sui criteri qui adottati per la qualificazione di una zecca inedita non sarò ripetitivo ad ogni inventario, per cui rinvio il lettore ad altre sedi sulla problematica 4 , salvo precisare che si ingloba nel concetto di 'inedito' anche l'attività di coniazione esercitata da un'autorità diversa da quella che è generalmente preposta ad una zecca nota 5. Si ricorda in ogni caso che per ciascuna zecca sarà citato soltanto l'autore che ne ha comprovato l'esistenza per primo, al massimo unitamente alla fonte che la sorregge, talvolta già nota ai più, ma inadeguatamente o ad altri fini considerata, sì da averne trascurato la valenza in chiave di 'nuova zecca'. Sono state invece escluse dal novero delle zecche inedite, le principali scoperte dell'ultimo lustro sulla monetazione regnicola, forse seconde solo al saggio sulla zecca di Napoli al tempo di Federico II, come la coniazione di tornesi angioini 6 , la coniazione di robertini per tutto il XV secolo 7 e la coniazione di fiorini di Firenze e ducati veneziani dal XIII al XV secolo 8 , tutte produzioni napoletane regolarmente assegnate ad altre zecche o cronologicamente inibite dalla bibliografia tradizionale, ma che ho voluto ricordare in base alle reali attribuzioni, per meglio contestualizzare le produzioni delle seguenti zecche inedite e di quelle in generale.
Il lavoro contiene i nomi degli ufficiali della zecca di Napoli ricavati da vari documenti editi ... more Il lavoro contiene i nomi degli ufficiali della zecca di Napoli ricavati da vari documenti editi e inediti, dei quali ultimi è anche data trascrizione in appendice. Si tratta dell'indicazione dei nomi del maestro di zecca, del maestro di banca, del credenziere della bilancia grande, del credenziere della bilancia piccola, del guardaprove, del maestro di prova, del maestro di conio, dell'aggiustatore dei pesi, collocati anno per anno con le note del caso.
Riassunto
Lo studio denota la sostanziale continuità dell’attività della zecca di Napoli dal temp... more Riassunto
Lo studio denota la sostanziale continuità dell’attività della zecca di Napoli dal tempo di Tancredi alla prima epoca angioina; propone la successione delle sedi della zecca di Napoli; fornisce una mappa provvisoria delle zecche al tempo di Federico II nell’Italia peninsulare meridionale e documenta alcuni fatti relativi alla coniazione di moneta. Di conseguenza, ne risulta una zecca inedita per ogni periodo analizzato. Inoltre, viene proposto il primo denaro tornese coniato a Napoli.
Abstract
The study denotes the substantial continuity of the activity of the mint of Naples from the time of Tancredi to the first Angevin time; it proposes the succession of Neapolitan mint locations; it provides a temporary map of the mints in the time of Frederick II in Southern peninsular Italy and it documents some facts relating to the minting of money. Consequently, an unpublished mint results for each period analyzed. Furthermore, the first denaro tornese minted in Naples is proposed.
Interpretazioni e rassegne: Giuseppe Cirillo, L'Europa tra Asburgo e Borbone. Il ruolo delle élit... more Interpretazioni e rassegne: Giuseppe Cirillo, L'Europa tra Asburgo e Borbone. Il ruolo delle élites transnazionali nella sperimentazione delle forme di governo;
Abstract: This study documents the minting of the carlino outside the mint of Naples but into the... more Abstract: This study documents the minting of the carlino outside the mint of Naples but into the Kingdom, at the time of Robert the Wise, offering a further contribution to the cataloging of the immobilized robertini. In addition, it contains an anticipation of the modalities through which the Florentine bankers minted coins in the Kingdom of Naples.
Riassunto: Questo studio documenta la coniazione del carlino al di fuori della zecca di Napoli e nell’ambito del Regno, al tempo di Roberto d’Angiò, offrendo un ulteriore contributo alla catalogazione dei robertini immobilizzati. Inoltre, contiene un’anticipazione delle modalità attraverso le quali i banchieri fiorentini battevano moneta nel Regno di Napoli.
Per la sezione Saggi, la redazione si avvale anche di valutatori esterni in forma anonima.
Summary. The nobleman Leonardo de Zocchis, placed at the head of all officers of the mint of Napl... more Summary. The nobleman Leonardo de Zocchis, placed at the head of all officers of the mint of Naples in 1556, wrote a speech on processing activities of a large silver cargo from the Spain. The document shows that a part of the operations was made in Torre dell’Oro and not in the traditional mint, because the mintmaster was interested to it. So we are facing an unpublished mint.
Keywords. Leonardo de Zocchis, Ducati, Mezzi Ducati, Reals, Castel Nuovo, Torre dell’Oro, Zecca di Napoli, Giovan Battista Ravaschieri; Visitas de Italia.
Resum. El noble Leonardo de Zocchis, situat al capdavant de tots els oficials de la menta de Nàpols en 1556, va escriure un discurs sobre les activitats de processament d’una gran càrrega de plata procedent d’Espanya. El document mostra que una part de les operacions es van dur a terme a Torre dell’Oro i no a la seca, ja que aquest era d’interès del maestre de la seca. Ens trobem davant d’una seca inèdita.
Paraules clau: Leonardo de Zocchis, Ducats, Mitja Ducats, Reals, Castel Nuovo, Torre dell’Oro, Zecca di Napoli, Giovan Battista Ravaschieri; Visitas de Italia.
Résumé. Le noble Léonard de Zocchis, placé à la tête de tous les officiers de l’atelier de Naples en 1556, écrivit un discours sur les activités de traitement d’une grande cargaison d’argent en provenance d’Espagne. Le document montre qu’une partie des opérations ont été effectuées à Torre dell’Oro et non à l’Hôtel de la Monnaie, puis que le maître de l’atelier ce présentant un intérêt particulier. Nous sommes donc confrontés à un atelier non publiée.
Mots clés. Leonardo de Zocchis, Ducats, Demi-Ducats, Réels, Castel Nuovo, Torre dell’Oro, Zecca di Napoli, Giovan Battista Ravaschieri; Visitas de Italia.
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Papers by Simonluca Perfetto
The present study documents the introduction of the draw-plate into the Naples mint, a machine to whet the metal used to make flans for striking coins. This genial idea was conceived by Luis Ram, master of the mint, who bought the machines from Germany sometime in the second half of 1542. The new method made it possible for the mint to accelerate production, increasing the quality and quantity of the coinage. In one of his trials, he was accused of greater earnings thanks to the draw-plate – earnings which, against his will, the royal court claimed for itself. This circumstance marked the end of ‘medieval’ management of the Parthenopean mint, a mechanization that hitherto was thought to have come about no earlier than the 17th century and redates the mint’s international competition with major European mints to the 16th century.
El estudio intenta identificar los principales elementos de conexión y afinidad entre el período suabo y el período aragonés de Nápoles, y explorar también el lado de la acuñación aragonesa en Sicilia. Las principales similitudes entre las dos formas de interpretar la moneda se encontraron en la ubicación del anverso y reverso, así como en la apariencia de los retratos. Se delinean los tres tipos principales de anverso y los límites que las caracterizan con respecto a la predominante.
Palabras clave: anverso, reverso, suabos, aragonés, retrato, Nápoles.
Abstract
The study attempts to identify the main elements of connection and affinity between the Swabian period and the Aragonese period of Naples, also exploiting the side of the Aragonese coinage in Sicily. The main similarities between the two ways of interpreting coinage were found in the location of the obverse and reverse sides, as well as in the appearance of the portraits. The three main types of obverses and the limits that characterize them with respect to the predominant one are outlined.
Keywords: obverse, reverse, Swabian, Aragonese, portrait, Naples.
Lo studio denota la sostanziale continuità dell’attività della zecca di Napoli dal tempo di Tancredi alla prima epoca angioina; propone la successione delle sedi della zecca di Napoli; fornisce una mappa provvisoria delle zecche al tempo di Federico II nell’Italia peninsulare meridionale e documenta alcuni fatti relativi alla coniazione di moneta. Di conseguenza, ne risulta una zecca inedita per ogni periodo analizzato. Inoltre, viene proposto il primo denaro tornese coniato a Napoli.
Abstract
The study denotes the substantial continuity of the activity of the mint of Naples from the time of Tancredi to the first Angevin time; it proposes the succession of Neapolitan mint locations; it provides a temporary map of the mints in the time of Frederick II in Southern peninsular Italy and it documents some facts relating to the minting of money. Consequently, an unpublished mint results for each period analyzed. Furthermore, the first denaro tornese minted in Naples is proposed.
Riassunto: Questo studio documenta la coniazione del carlino al di fuori della zecca di Napoli e nell’ambito del Regno, al tempo di Roberto d’Angiò, offrendo un ulteriore contributo alla catalogazione dei robertini immobilizzati. Inoltre, contiene un’anticipazione delle modalità attraverso le quali i banchieri fiorentini battevano moneta nel Regno di Napoli.
Keywords. Leonardo de Zocchis, Ducati, Mezzi Ducati, Reals, Castel Nuovo, Torre dell’Oro, Zecca di Napoli, Giovan Battista Ravaschieri; Visitas de Italia.
Resum. El noble Leonardo de Zocchis, situat al capdavant de tots els oficials de la menta de Nàpols en 1556, va escriure un discurs sobre les activitats de processament d’una gran càrrega de plata procedent d’Espanya. El document mostra que una part de les operacions es van dur a terme a Torre dell’Oro i no a la seca, ja que aquest era d’interès del maestre de la seca. Ens trobem davant d’una seca inèdita.
Paraules clau: Leonardo de Zocchis, Ducats, Mitja Ducats, Reals, Castel Nuovo, Torre dell’Oro, Zecca di Napoli, Giovan Battista Ravaschieri; Visitas de Italia.
Résumé. Le noble Léonard de Zocchis, placé à la tête de tous les officiers de l’atelier de Naples en 1556, écrivit un discours sur les activités de traitement d’une grande cargaison d’argent en provenance d’Espagne. Le document montre qu’une partie des opérations ont été effectuées à Torre dell’Oro et non à l’Hôtel de la Monnaie, puis que le maître de l’atelier ce présentant un intérêt particulier. Nous sommes donc confrontés à un atelier non publiée.
Mots clés. Leonardo de Zocchis, Ducats, Demi-Ducats, Réels, Castel Nuovo, Torre dell’Oro, Zecca di Napoli, Giovan Battista Ravaschieri; Visitas de Italia.
The present study documents the introduction of the draw-plate into the Naples mint, a machine to whet the metal used to make flans for striking coins. This genial idea was conceived by Luis Ram, master of the mint, who bought the machines from Germany sometime in the second half of 1542. The new method made it possible for the mint to accelerate production, increasing the quality and quantity of the coinage. In one of his trials, he was accused of greater earnings thanks to the draw-plate – earnings which, against his will, the royal court claimed for itself. This circumstance marked the end of ‘medieval’ management of the Parthenopean mint, a mechanization that hitherto was thought to have come about no earlier than the 17th century and redates the mint’s international competition with major European mints to the 16th century.
El estudio intenta identificar los principales elementos de conexión y afinidad entre el período suabo y el período aragonés de Nápoles, y explorar también el lado de la acuñación aragonesa en Sicilia. Las principales similitudes entre las dos formas de interpretar la moneda se encontraron en la ubicación del anverso y reverso, así como en la apariencia de los retratos. Se delinean los tres tipos principales de anverso y los límites que las caracterizan con respecto a la predominante.
Palabras clave: anverso, reverso, suabos, aragonés, retrato, Nápoles.
Abstract
The study attempts to identify the main elements of connection and affinity between the Swabian period and the Aragonese period of Naples, also exploiting the side of the Aragonese coinage in Sicily. The main similarities between the two ways of interpreting coinage were found in the location of the obverse and reverse sides, as well as in the appearance of the portraits. The three main types of obverses and the limits that characterize them with respect to the predominant one are outlined.
Keywords: obverse, reverse, Swabian, Aragonese, portrait, Naples.
Lo studio denota la sostanziale continuità dell’attività della zecca di Napoli dal tempo di Tancredi alla prima epoca angioina; propone la successione delle sedi della zecca di Napoli; fornisce una mappa provvisoria delle zecche al tempo di Federico II nell’Italia peninsulare meridionale e documenta alcuni fatti relativi alla coniazione di moneta. Di conseguenza, ne risulta una zecca inedita per ogni periodo analizzato. Inoltre, viene proposto il primo denaro tornese coniato a Napoli.
Abstract
The study denotes the substantial continuity of the activity of the mint of Naples from the time of Tancredi to the first Angevin time; it proposes the succession of Neapolitan mint locations; it provides a temporary map of the mints in the time of Frederick II in Southern peninsular Italy and it documents some facts relating to the minting of money. Consequently, an unpublished mint results for each period analyzed. Furthermore, the first denaro tornese minted in Naples is proposed.
Riassunto: Questo studio documenta la coniazione del carlino al di fuori della zecca di Napoli e nell’ambito del Regno, al tempo di Roberto d’Angiò, offrendo un ulteriore contributo alla catalogazione dei robertini immobilizzati. Inoltre, contiene un’anticipazione delle modalità attraverso le quali i banchieri fiorentini battevano moneta nel Regno di Napoli.
Keywords. Leonardo de Zocchis, Ducati, Mezzi Ducati, Reals, Castel Nuovo, Torre dell’Oro, Zecca di Napoli, Giovan Battista Ravaschieri; Visitas de Italia.
Resum. El noble Leonardo de Zocchis, situat al capdavant de tots els oficials de la menta de Nàpols en 1556, va escriure un discurs sobre les activitats de processament d’una gran càrrega de plata procedent d’Espanya. El document mostra que una part de les operacions es van dur a terme a Torre dell’Oro i no a la seca, ja que aquest era d’interès del maestre de la seca. Ens trobem davant d’una seca inèdita.
Paraules clau: Leonardo de Zocchis, Ducats, Mitja Ducats, Reals, Castel Nuovo, Torre dell’Oro, Zecca di Napoli, Giovan Battista Ravaschieri; Visitas de Italia.
Résumé. Le noble Léonard de Zocchis, placé à la tête de tous les officiers de l’atelier de Naples en 1556, écrivit un discours sur les activités de traitement d’une grande cargaison d’argent en provenance d’Espagne. Le document montre qu’une partie des opérations ont été effectuées à Torre dell’Oro et non à l’Hôtel de la Monnaie, puis que le maître de l’atelier ce présentant un intérêt particulier. Nous sommes donc confrontés à un atelier non publiée.
Mots clés. Leonardo de Zocchis, Ducats, Demi-Ducats, Réels, Castel Nuovo, Torre dell’Oro, Zecca di Napoli, Giovan Battista Ravaschieri; Visitas de Italia.
Acerra; Albe di Massa d’Albe; Adespoto 1; Adespoto 2; Adespoto 3; Acquaviva d’Isernia; Aieta; Agerola; Alliste; Atripalda; Avellino; Bisaccia; Bosco di Mazzocca/Foiano Val Fortore; Caggiano; Caivano; Campagna; Canosa di Puglia; Castellammare di Stabia; Castel Volturno; Castiglione a Casauria; Ceglie/Valenzano; Cervicati; Chieti 1; Chieti 2; Corleto Monforte; Craco; Filecta; Foggia; Fossacesia; Furci; Ginestra degli Schiavoni; Grottolella; Irsina; Lapio; Lipari; Lungro; Maierato 1; Maierato 2; Manduria; Molina Aterno; Monteleone 1; Monteleone 2; Montella; Monterusciello; Napoli 1; Napoli 2; Napoli 3; Napoli 4; Ortona; Palazzo Orsini di Napoli; Paterno di Avezzano; Piedimonte San Germano; Poggioreale; Pomarico; Quarto Flegreo; Reggio Calabria; Rovito; San Donaci; San Martino Sannita; San Potito di Ovindoli; Santa Chiara di Napoli; Sant’Agata del Bianco 1; Sant’Agata del Bianco 2; Sant’Elia di Pianisi; San Vito dei Normanni; Serramonacesca; Terravecchia di Nicastro; Timmari; Tocco da Casauria; Tricarico; Tropea; Tursi; Villetta Barrea)
Abstract: This research compares two medieval Abruzzo artifacts, until now assigned to the Angevin period, attempting to reveal their Swabian origins, through the coins of the time. The proposed new dating has also made it possible to carry out a first hypothetical reconstruction of the events relating to the Madonna of Castellana and to the Casula of Lanciano, based on the subsequent historical moments, during which the two works of art were reworked and/or concealed for various reasons.
https://www.youtube.com/watch?v=DHC3PFXJ99Q
https://www.facebook.com/202280223228156/posts/3601946859928125/?sfnsn=scwspwa
Presentazione del volume ITALIA 150: I 150 anni dell'Unità d'Italia
attraverso la filatelia tematica; (AA.VV.)
Presentazione Pasquale Spadaccini “Espedito Ferrara, cultore e interprete della vastesità” dedicata all’illustre concittadino
Presentazione e Relazione numismatica sulle monete a nome di Don Cesare Michelangelo D'Avalos; (Simonluca Perfetto).
Consegna di un pezzo da 2 euro commemorativi al Sindaco La Penna;
Saranno presenti il senatore Carlo Giovanardi, presidente del gruppo parlamentare “Amici della filatelia” , Piero Macrelli, presidente federazione Società filateliche italiane, Marisa Giannini, responsabile nazionale Filatelia Poste italiane, le istituzioni locali, il presidente di Vastophil Giuseppe
Galasso, Paolo Guglielminetti, Simonluca Perfetto.
Dal 15-09-2007 al 15-09-2007 presso Polo Agroalimentare , comune di Amatrice (RI)
Si svolgerà sabato 15 settembre, la giornata di studi storico culturali “L'Aquila – Amatrice"; la manifestazione è organizzata dal Comune di Amatrice e dall'Associazione Culturale Aternus e si svolgerà presso il Polo Agroalimentare del Parco Nazionale del Gran Sasso – Monti della Laga.. Di seguito il programma: Ore 10.30: Arrivo dei Relatori Visita guidata ai monumenti ed al Museo Civico “Cola Filotesio" di Amatrice Ore 13.00: Pausa Pranzo Ore 16.00: Apertura giornata di studi Saluto del Sindaco di Amatrice - Prof. Tersilio Leggio (storico e commissario dell'APT di Rieti): “Le terre sommatine tra Abati, Vescovi e Normanni". - Prof.ssa Maria Rita Berardi (docente di storia medievale all'Università dell'Aquila) “Per una coda de bacca alla Matrice gemmo. Aquila e Amatrice nel periodo angioino - aragonese". - Don Luigi Aquilini (esperto di storia locale) “La fondazione dell'Aquila e il feudo di Amatrice. L'arme delle due Città". - Prof. Adriano Ruggeri (esperto di storia locale) “Il territorio amatriciano tra VIII e XIII secolo. Una prima sintesi di topografia medievale". - Prof. Elpidio Valeri ( storico dell'arte) “Saturnino Gatti e Cola dell'Amatrice. Due protagonisti del Rinascimento italiano". - Dott. Simonluca Perfetto (perito numismatico del Tribunale di Pescara) “La monetazione di L'Aquila e Amatrice nella storia".
Lo studio dimostra che dalla fine del XIII secolo sino alla conquista aragonese la coniazione dell'oro nella zecca di Napoli non fu mai abban-donata. Per gran parte di questo periodo furono coniati fiorini di conio fiorentino, che si sostituirono alla moneta angioina napoletana. I fiorini furono dapprima coniati dai banchieri fiorentini che appaltarono la zec-ca e successivamente da fiorentini posti a capo delle finanze del Regno di Napoli. Tuttavia, nella seconda parte di questo lungo periodo, il fiorino patì la concorrenza del ducato veneziano, dal quale fu definitivamente soppiantato al tempo di Alfonso il Magnanimo, quando a Napoli si bat-teva quest'ultima tipologia, insieme alle monete aragonesi.
https://www.youtube.com/watch?v=acIeSUZ9ewE&feature=youtu.be
https://www.lancianonews.net/notizie/arte/4868/la-bellezza-degli-antichi-volumi-in-mostra-al-convento-di-santantonio