Books by Renato Giovannoli
Milano, MC, 2021
La pittura dell'ultimo van Gogh è un'arte a vocazione diagrammatica che trasfigura la realtà in f... more La pittura dell'ultimo van Gogh è un'arte a vocazione diagrammatica che trasfigura la realtà in forme geometriche "fluide" e tuttavia non prive di rigore matematico. «Sono nel pieno di un calcolo complicato da cui scaturiscono tele dipinte in fretta ma a lungo calcolate in precedenza», scrive al fratello Theo nel 1888. Contro il pregiudizio che riduce le forme turbolente che caratterizzano quei quadri a sintomi, per quanto fortunati, di disagio psichico e vertigini esistenziali, questo saggio riconsidera, dapprima, la nota influenza su Van Gogh degli ukiyo-e (le "immagini del mondo fluttuante") giapponesi con le loro visioni delle metamorfosi della natura; poi, prendendo atto delle intuizioni di Van Gogh sulla dinamica dei fluidi, rese evidenti dal confronto delle sue opere con le immagini prodotte dalle più recenti tecniche di visualizzazione scientifica, non tralascia indizi che lo mettono in un più stretto rapporto con la scienza occidentale, e in particolare indaga sui suoi interessi astronomici, che lo hanno condotto, primo tra i pittori, a raffigurare una galassia a spirale. Le due piste sono solo apparentemente divergenti, poiché al di là della loro adeguatezza fisica i vortici di Van Gogh assumono il loro significato più profondo, che è di natura metafisica, alla luce dei princìpi della pittura taoista, colti con impressionante chiarezza dall'artista grazie alla mediazione dell'arte giapponese.
Milano, Medusa, 2017
È Alice che ha sognato le sue avventure o lei stessa non è che una parvenza nel sogno del Re Ross... more È Alice che ha sognato le sue avventure o lei stessa non è che una parvenza nel sogno del Re Rosso? La domanda con cui si conclude "Al di là dello specchio" ricorda quella che più di duemilatrecento anni fa il filosofo taoista Zhuang-zi si pose dopo aver sognato di essere una farfalla. Era lui ad aver sognato di essere una farfalla o era la farfalla che aveva sognato di essere Zhuang-zi Questa analogia è il primo indizio in un'indagine sull'opera di Lewis Carroll che oltre al taoismo coinvolge, per citare solo alcuni dei territori in cui si inoltra, la logica dei paradossi e la teologia negativa, l'ambiente della Oxford vittoriana e il dibattito occidentale sul concetto di Nirvana, la tradizione filosofica inglese e la poesia del sufismo persiano. Con Zhuang-zi, tra le dramatis personae si fanno notare il vescovo filosofo George Berkeley e Jorge Luis Borges, il capitano Ahab e Gordon Pym, Giobbe e Thomas Hobbes, James Legge, traduttore di Zhuang-zi, e F. C. S. Schiller, il filosofo pragmatista che, nascosto dietro allo pseudonimo Snarkophilus Snobs, commentò nel 1901 l'enigmatico poema di Carroll "La caccia allo Snark". La scommessa è quella di trovare il senso dei nonsensi carrolliani ricostruendo l'orizzonte culturale del loro autore con gli strumenti della storia e della filologia, senza rinunciare tuttavia a prendere atto di misteriose convergenze avvenute su un piano "sottile" della realtà di cui il sogno resta la migliore metafora. A un certo punto dell'indagine, grazie alla Bibbia utilizzata secondo il suggerimento di Northrop Frye come Grande Codice, lo Snark assume i tratti del Leviatano, inteso secondo l'esegesi protestante come un simbolo della potenza e della sapienza divine. In conclusione, viene confermata l'intuizione di Snobs che "La caccia allo Snark" sia una parabola sulla ricerca dell'Assoluto, mentre i paradossi dei libri di Alice, a cominciare dal Paradosso del Sogno da cui l'indagine ha preso il via, si rivelano dei koan che già alludono al grande tema metafisico che Carroll svolgerà nel poema.
Milano, Bompiani, Jan 15, 2015
Milano, Medusa, Jul 2011
Non tutti sanno che la bandiera pirata con il teschio e le tibie incrociate si chiama Jolly Roger... more Non tutti sanno che la bandiera pirata con il teschio e le tibie incrociate si chiama Jolly Roger, né che è esistita un'ampia varietà di Jolly Rogers dove un teschio o uno scheletro apparivano insieme a clessidre, spade e cuori trafitti. Il repertorio di bandiere regolarmente riproposto dai libri divulgativi sulla pirateria è però in buona parte un prodotto del Novecento, e nessuno sa chi sia veramente l'allegro Ruggero che ha dato il nome a quelle bandiere. Questo è il primo studio approfondito sull'argomento, che traccia la storia delle bandiere dei pirati, narra la loro leggenda e spiega il loro simbolismo nel contesto culturale in cui nacquero. Dopo avere restituito a ogni capitano pirata la sua vera bandiera sulla base delle fonti d'epoca, facendo piazza pulita di errori, falsi e attribuzioni leggendarie, l'autore accompagna il lettore in un'avventurosa navigazione attraverso l'"underworld" delle organizzazioni corporative e iniziatiche criminali del Medioevo e della prima Età Moderna col fine di decifrare il senso di quegli enigmatici vessilli. Robin Hood e le Danze Macabre, i Tarocchi e Francois Villon, Saturno e un misterioso tatuaggio carcerario, l'iconografia apocalittica della spada fiammeggiante e il simbolismo templare del Parzival sono solo alcune delle tessere di un puzzle che poco a poco si ricompone, restituendo un vivido affresco di quell'Europa maledetta che, riversatasi nelle Americhe, dominò i mari per qualche decennio tra Sei e Settecento.
Viterbo, Stampa alternativa - Nuovi equilibri, Sep 2012
Milano, Medusa, Aug 2008
"Staniamo Brimstoker" (che possiamo tradurre Bram "Zolfo" Stoker), suggerisce Joyce nel "Finnegan... more "Staniamo Brimstoker" (che possiamo tradurre Bram "Zolfo" Stoker), suggerisce Joyce nel "Finnegans Wake". Prendendolo alla lettera, i dossier raccolti in questo libro raccontano una serie di indagini svolte, attraverso le pagine di alcuni insospettabili classici, alla caccia di un vampiro "innominato" che con il suo morso ha saputo contagiare autori come Manzoni, Kafka, Barrie e lo stesso Joyce. Alla luce tenebrosa della tradizione vampirica e in particolare del Dracula di Stoker, si manifestano così non solo le incontestabili ascendenze gotiche dell'innominato, ma anche il demonio che, nascosto tra le pieghe dei Promessi sposi, si aggira nella Milano del 1630 procurandosi adepti che trasformati in gatti penetrano per le finestre nelle abitazioni diffondendo la peste; la vampira baciatrice che ossessiona Stephen Dedalus nell'Ulisse; i fantasmi maligni di bambini morti dai quali Peter Pan ha ereditato le sue attribuzioni notturne e spettrali. Per il lettore, presto a suo agio nei panni dell'ammazzavampiri, le sorprese non sono finite. Poe, dopo aver recensito il romanzo di Manzoni, ne ricavò un paio dei suoi più terrifici racconti. Nel 1922, mentre Murnau girava "Nosferatu", Kafka scriveva una parodia di "Dracula" intitolata "Il Castello". Lo stesso Dracula, grazie al confronto con "I promessi sposi", finisce per rivelare a un livello esoterico un vampiro molto più temibile di quello che nomina in superficie. Alla fine dell'avventura, il canone della letteratura occidentale acquista riflessi decisamente inquietanti, ma nello stesso tempo, accorciate le distanze rispetto alla letteratura di genere, ci appare molto più divertente di quanto fossimo disposti ad amettere.
Milano, Medusa, Feb 2007
Le testimonianze di cui disponiamo confermano che il grande filosofo preferiva immergersi nella l... more Le testimonianze di cui disponiamo confermano che il grande filosofo preferiva immergersi nella lettura dei pulps polizieschi dalle sgargianti copertine piuttosto che in quella dell'organo ufficiale dell'accademia filosofica inglese. A partire da indizi come questi, e con la consapevolezza che il detective story, in quanto racconto di indagine, è tra tutti i generi letterari il più filosofico, Renato Giovannoli racconta in Elementare, Wittgenstein! la storia delle forme letterarie poliziesche intrecciandola con quella della filosofia. Il percorso lungo il quale guida il lettore, che segue il succedersi delle scuole e dei sottogeneri polizieschi come se fosse la storia di un dibattito tra "paradigmi" epistemologici, non è privo di sorprese: per esempio, il rinvenimento della vertiginosa metafisica di Leibniz nel cuore della "scienza della deduzione" di Sherlock Holmes o quello della relatività e della topologia nelle storie hard boiled di Dashiell Hammett. Tra i temi affrontati un posto d'onore spetta naturalmente alla logica delle inferenze e alla discussione sulle "deduzioni" holmesiame, delle quali viene difeso il carattere realmente deduttivo.
Milano, Bompiani, 2001
Questo non è un libro che spieghi se e quando la scienza di cui si parla nella fantascienza sia "... more Questo non è un libro che spieghi se e quando la scienza di cui si parla nella fantascienza sia "vera" (anche se da queste pagine emerge sovente la dimostrazione che gli autori di fantascienza hanno anticipato, o commentato e ampliato nozioni messe in circolazione della scienza). E non è nemmeno un libro sull'allegra inverosimiglianza della fantascienza. Androidi, iperspazio, astrogazione, cyborg, universi paralleli, alieni, macchine del tempo, scambio mentale, quarta dimensione... Una mappa coerente e "verosimile" (scientificamente verosimile) si disegna a poco a poco, ne nasce un'enciclopedia dell'immaginario che mostra punti di contatto sempre più inquietanti con l'enciclopedia detta del "reale". Così che a un certo punto ci si chiede se la fantascienza altro non faccia che trarre inferenze ragionevoli dai principi della scienza ufficiale o se la scienza ufficiale non faccia che trarre inferenze non sempre ragionevoli dalle intuizioni della fantascienza.
Indice
I. ROBOT, CYBORG, ANDROIDI
I. 1 La sindrome di Olimpia e il morbo di Frankenstein
I.2 Robopsicologia matematica
I.2. 1 Le tre leggi della robotica e i dilemmi insolubili
I.2.2 Il dilemma insolubile della robopsicologia
I.2.2. 1 Primo corno: robot troppo ubbidienti
I.2.2.2 Secondo corno: robot troppo liberi
I.3 Le evoluzioni biomeccaniche
I.3.1 Dalla macchina all’organismo, e ritorno
I.3.2 Il cyborg
I.3.3 Gli androidi, o i Simulacri
II. ALIENI E MUTANTI
II. 1 L’alieno come rompicapo biologico
II. 1.1 “Trovare il punto debole”
II.1.2.1 Sesso e riproduzione. Elementi di genetica venusiana
II.1.2.2 Simbiosi e parassitismo
II.1.2.3 Organismi collettivi, o”gestalt”
II.1.3 Fantascienza ed evoluzionismo
II.1.3.1 I1 darwinismo di Wells
II.1.3.2 L’uomo, l’alieno e la legge della predazione
II.2 I mutanti
II.3 L’alieno come forma informe
II.3.1 La Cosa, ovvero l’Innominabile
II.3.2 L’alieno metamorfico
II.3.3 Fantascienza e “divenire”
Appendice a II.3. I1 caso Solaris
II.4 L’alieno come rompicapo linguistico
Appendice a II.4. Alcune lingue aliene
III. L UOMO E IL SUPERUOMO
III.1 I1 trapianto dell’anima
III.1.1 Scambio mentale. – Psionica e quantistica psiconeurologica
III.1.2 Pluralita di anime in un unico corpo
III.2 I1 superuomo, o il Signore del Linguaggio
III.2.1 La grammatica del mondo
III.2.2 Dalla Semantica Generale alla dianetica
III.3 Linguaggio e società
III.4 L’homo gestalt e i superlinguaggi sistemici
IV GEOMETRIE CONGETTURALI E METAFISICHE
I Altre dimensioni dello spazio
IV.I.1 La quarta dimensione
IV.1.2 Mondi a due dimensioni
IV.1.3 I mondi a due dimensioni come propedeutica alla quarta dimensione
IV.1.4 Kant, Wittgenstein e la mano del signor Plattner
IV.1.5 Una casa a quattro dimensioni. L’ipercubo, o tessaratto
IV.1.6 Piu’ di quattro dimensioni
IV.2 La forma sbagliata. Fantascienza e architettura
IV.3 “La magia è una geometria”
V. BREVE STORIA DELL’ASTROGAZIONE
V.1 I1 problema dei viaggi interstellari. Soluzioni provvisorie
V.1.1 Astronavi “generazionali”, “animazione sospesa”
V.1.2 Gli effetti temporali della relatività ristretta: il paradosso dei gemelli
V.2 I presunti effetti endocronici della tiotimolina
Appendice a V.2. La tiotimolina: aspetti tecnici e bibliografia
V.3 La soluzione definitiva: l’iperspazio
V.3.1 L’iperspazio in fantascienza
V.3.2 L’iperspazio in fisica: i “ponti di Einstein-Rosen” o wormholes spazio-
temporali
V.3.2.1 Come costruire un ponte di Einstein-Rosen
V.3.2.2 Un “censore cosmico” chiude l’accesso ai ponti?
V.3.3 I wormholes in fantascienza
V.3.4 “Pieghe”spazio-temporali
V .4 Viaggi FTL. – I tachioni
VI 1. LE MACCHINE DEL TEMPO
VI.1 I fondamenti fisici dei viaggi nel tempo
VI.1.1 II tempo come quarta dimensione
VI.1.2 I1 “cono di Minkowsky” e come rovesciarlo. – Ancora sui wormholes
VI.1.3 L’antimateria nei “diagrammi di Feynman”
VI.2 Antitempo
VI.3 Tempo fermo
VI.4 Paradossitemporali
VI.4.1 Formulazione debole: il paradosso del fiore
VI.4.1.1 I1 raddoppiamento del cronoviaggiatore
VI.4.1.2 Macchina del tempo e filosofia: i viaggi temporali sono “logicamente possibili”? Catene causali chiuse
VI.4.1.3 Topologia dei viaggi nel tempo. Viaggi nel tempo senza raddoppiamento del viaggiatore
VI.4.1.4 I1 raddoppiamento del cronoviaggiatore come germe di una moltiplicazione infinita
VI.4.2 Formulazione forte: il paradosso del nonno
VI.4.2.1 Inevitabilita dei paradossi causali
VI.4.2.2 L”‘accettazione del paradosso”. Cambiare il passato
VI.5 Verso una soluzione dei paradossi temporali
VI.5.1 Eternità e onnipotenza
VI.5.2 Tempo a più’ dimensioni
VII. UNIVERSI PARALLELI
VII. 1 Preistoria degli universi paralleli. Mondi subatomici
VII.2 La teoria standard degli universi paralleli
VII.2.1 Gli universi paralleli come metafisica combinatoria
VII.2.2 L’albero dei mondi. – L’ucronia
VII.2.3 Aspetti particolari della teoria
VII.2.3.1 Mondi adiacenti e diffcoltà che comporta il distinguerli
VII.2.3.2 Comunicazione tra mondi con leggi fisiche diverse
VII.3 Universi paralleli, letteratura, logica dei mondi possibili
VII.4 Gli universi paralleli in fisica
VII.5 Universi paralleli, percezione, psichiatria
VIII. IL DIO DEL PIANO DI SOPRA
VIII. 1 Fantascienza “teologica”
VIII.2 Variazioni sul tema del sogno
VIII.2.1 Teologia e psicopatologia
VIII.2.2 Fantascienza e idealismo
VIII.3 Variazioni sul tema del demiurgo
VIII.3.1 Dalla congiura universale agli universi artificiali
VIII.3.2 Fantascienza e gnosticismo
IX. ONNIPOTENZA DELLA LOGICA, IRRIDUCIBILITA’ DEL CAOS
IX. 1 Storiografie predittive
IX. 1.1 II controllo della storia attraverso le scienze sociali
IX. 1.1. 1 Psicostoriografia
IX.1.1.2 Altri esempi: sociologia computerizzata, sociodinamica, antropologia culturale interplanetaria
IX.1.2 Spazioanalisi
IX.1.3 Algebra escatologica
IX.2 Giochi e guerre
IX.2.1 Una teoria matematica del Partito rivoluzionario
IX.2.2 Fantascienza e Teoria dei Giochi
IX.2.2.1 Strategia minimax
IX.2.2.2 La teoria della ricerca e i giochi di coordinazione
IX.2.2.3 Il gioco ideale
IX.3 Metalogica e calcolo modulare
IX.4 Due paradigmi a confronto
IX.4.1 La fantascienza neopositivista
IX.4.2 La fantascienza critica
Milano, Bompiani, Mar 1991
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Books by Renato Giovannoli
Indice
I. ROBOT, CYBORG, ANDROIDI
I. 1 La sindrome di Olimpia e il morbo di Frankenstein
I.2 Robopsicologia matematica
I.2. 1 Le tre leggi della robotica e i dilemmi insolubili
I.2.2 Il dilemma insolubile della robopsicologia
I.2.2. 1 Primo corno: robot troppo ubbidienti
I.2.2.2 Secondo corno: robot troppo liberi
I.3 Le evoluzioni biomeccaniche
I.3.1 Dalla macchina all’organismo, e ritorno
I.3.2 Il cyborg
I.3.3 Gli androidi, o i Simulacri
II. ALIENI E MUTANTI
II. 1 L’alieno come rompicapo biologico
II. 1.1 “Trovare il punto debole”
II.1.2.1 Sesso e riproduzione. Elementi di genetica venusiana
II.1.2.2 Simbiosi e parassitismo
II.1.2.3 Organismi collettivi, o”gestalt”
II.1.3 Fantascienza ed evoluzionismo
II.1.3.1 I1 darwinismo di Wells
II.1.3.2 L’uomo, l’alieno e la legge della predazione
II.2 I mutanti
II.3 L’alieno come forma informe
II.3.1 La Cosa, ovvero l’Innominabile
II.3.2 L’alieno metamorfico
II.3.3 Fantascienza e “divenire”
Appendice a II.3. I1 caso Solaris
II.4 L’alieno come rompicapo linguistico
Appendice a II.4. Alcune lingue aliene
III. L UOMO E IL SUPERUOMO
III.1 I1 trapianto dell’anima
III.1.1 Scambio mentale. – Psionica e quantistica psiconeurologica
III.1.2 Pluralita di anime in un unico corpo
III.2 I1 superuomo, o il Signore del Linguaggio
III.2.1 La grammatica del mondo
III.2.2 Dalla Semantica Generale alla dianetica
III.3 Linguaggio e società
III.4 L’homo gestalt e i superlinguaggi sistemici
IV GEOMETRIE CONGETTURALI E METAFISICHE
I Altre dimensioni dello spazio
IV.I.1 La quarta dimensione
IV.1.2 Mondi a due dimensioni
IV.1.3 I mondi a due dimensioni come propedeutica alla quarta dimensione
IV.1.4 Kant, Wittgenstein e la mano del signor Plattner
IV.1.5 Una casa a quattro dimensioni. L’ipercubo, o tessaratto
IV.1.6 Piu’ di quattro dimensioni
IV.2 La forma sbagliata. Fantascienza e architettura
IV.3 “La magia è una geometria”
V. BREVE STORIA DELL’ASTROGAZIONE
V.1 I1 problema dei viaggi interstellari. Soluzioni provvisorie
V.1.1 Astronavi “generazionali”, “animazione sospesa”
V.1.2 Gli effetti temporali della relatività ristretta: il paradosso dei gemelli
V.2 I presunti effetti endocronici della tiotimolina
Appendice a V.2. La tiotimolina: aspetti tecnici e bibliografia
V.3 La soluzione definitiva: l’iperspazio
V.3.1 L’iperspazio in fantascienza
V.3.2 L’iperspazio in fisica: i “ponti di Einstein-Rosen” o wormholes spazio-
temporali
V.3.2.1 Come costruire un ponte di Einstein-Rosen
V.3.2.2 Un “censore cosmico” chiude l’accesso ai ponti?
V.3.3 I wormholes in fantascienza
V.3.4 “Pieghe”spazio-temporali
V .4 Viaggi FTL. – I tachioni
VI 1. LE MACCHINE DEL TEMPO
VI.1 I fondamenti fisici dei viaggi nel tempo
VI.1.1 II tempo come quarta dimensione
VI.1.2 I1 “cono di Minkowsky” e come rovesciarlo. – Ancora sui wormholes
VI.1.3 L’antimateria nei “diagrammi di Feynman”
VI.2 Antitempo
VI.3 Tempo fermo
VI.4 Paradossitemporali
VI.4.1 Formulazione debole: il paradosso del fiore
VI.4.1.1 I1 raddoppiamento del cronoviaggiatore
VI.4.1.2 Macchina del tempo e filosofia: i viaggi temporali sono “logicamente possibili”? Catene causali chiuse
VI.4.1.3 Topologia dei viaggi nel tempo. Viaggi nel tempo senza raddoppiamento del viaggiatore
VI.4.1.4 I1 raddoppiamento del cronoviaggiatore come germe di una moltiplicazione infinita
VI.4.2 Formulazione forte: il paradosso del nonno
VI.4.2.1 Inevitabilita dei paradossi causali
VI.4.2.2 L”‘accettazione del paradosso”. Cambiare il passato
VI.5 Verso una soluzione dei paradossi temporali
VI.5.1 Eternità e onnipotenza
VI.5.2 Tempo a più’ dimensioni
VII. UNIVERSI PARALLELI
VII. 1 Preistoria degli universi paralleli. Mondi subatomici
VII.2 La teoria standard degli universi paralleli
VII.2.1 Gli universi paralleli come metafisica combinatoria
VII.2.2 L’albero dei mondi. – L’ucronia
VII.2.3 Aspetti particolari della teoria
VII.2.3.1 Mondi adiacenti e diffcoltà che comporta il distinguerli
VII.2.3.2 Comunicazione tra mondi con leggi fisiche diverse
VII.3 Universi paralleli, letteratura, logica dei mondi possibili
VII.4 Gli universi paralleli in fisica
VII.5 Universi paralleli, percezione, psichiatria
VIII. IL DIO DEL PIANO DI SOPRA
VIII. 1 Fantascienza “teologica”
VIII.2 Variazioni sul tema del sogno
VIII.2.1 Teologia e psicopatologia
VIII.2.2 Fantascienza e idealismo
VIII.3 Variazioni sul tema del demiurgo
VIII.3.1 Dalla congiura universale agli universi artificiali
VIII.3.2 Fantascienza e gnosticismo
IX. ONNIPOTENZA DELLA LOGICA, IRRIDUCIBILITA’ DEL CAOS
IX. 1 Storiografie predittive
IX. 1.1 II controllo della storia attraverso le scienze sociali
IX. 1.1. 1 Psicostoriografia
IX.1.1.2 Altri esempi: sociologia computerizzata, sociodinamica, antropologia culturale interplanetaria
IX.1.2 Spazioanalisi
IX.1.3 Algebra escatologica
IX.2 Giochi e guerre
IX.2.1 Una teoria matematica del Partito rivoluzionario
IX.2.2 Fantascienza e Teoria dei Giochi
IX.2.2.1 Strategia minimax
IX.2.2.2 La teoria della ricerca e i giochi di coordinazione
IX.2.2.3 Il gioco ideale
IX.3 Metalogica e calcolo modulare
IX.4 Due paradigmi a confronto
IX.4.1 La fantascienza neopositivista
IX.4.2 La fantascienza critica
Indice
I. ROBOT, CYBORG, ANDROIDI
I. 1 La sindrome di Olimpia e il morbo di Frankenstein
I.2 Robopsicologia matematica
I.2. 1 Le tre leggi della robotica e i dilemmi insolubili
I.2.2 Il dilemma insolubile della robopsicologia
I.2.2. 1 Primo corno: robot troppo ubbidienti
I.2.2.2 Secondo corno: robot troppo liberi
I.3 Le evoluzioni biomeccaniche
I.3.1 Dalla macchina all’organismo, e ritorno
I.3.2 Il cyborg
I.3.3 Gli androidi, o i Simulacri
II. ALIENI E MUTANTI
II. 1 L’alieno come rompicapo biologico
II. 1.1 “Trovare il punto debole”
II.1.2.1 Sesso e riproduzione. Elementi di genetica venusiana
II.1.2.2 Simbiosi e parassitismo
II.1.2.3 Organismi collettivi, o”gestalt”
II.1.3 Fantascienza ed evoluzionismo
II.1.3.1 I1 darwinismo di Wells
II.1.3.2 L’uomo, l’alieno e la legge della predazione
II.2 I mutanti
II.3 L’alieno come forma informe
II.3.1 La Cosa, ovvero l’Innominabile
II.3.2 L’alieno metamorfico
II.3.3 Fantascienza e “divenire”
Appendice a II.3. I1 caso Solaris
II.4 L’alieno come rompicapo linguistico
Appendice a II.4. Alcune lingue aliene
III. L UOMO E IL SUPERUOMO
III.1 I1 trapianto dell’anima
III.1.1 Scambio mentale. – Psionica e quantistica psiconeurologica
III.1.2 Pluralita di anime in un unico corpo
III.2 I1 superuomo, o il Signore del Linguaggio
III.2.1 La grammatica del mondo
III.2.2 Dalla Semantica Generale alla dianetica
III.3 Linguaggio e società
III.4 L’homo gestalt e i superlinguaggi sistemici
IV GEOMETRIE CONGETTURALI E METAFISICHE
I Altre dimensioni dello spazio
IV.I.1 La quarta dimensione
IV.1.2 Mondi a due dimensioni
IV.1.3 I mondi a due dimensioni come propedeutica alla quarta dimensione
IV.1.4 Kant, Wittgenstein e la mano del signor Plattner
IV.1.5 Una casa a quattro dimensioni. L’ipercubo, o tessaratto
IV.1.6 Piu’ di quattro dimensioni
IV.2 La forma sbagliata. Fantascienza e architettura
IV.3 “La magia è una geometria”
V. BREVE STORIA DELL’ASTROGAZIONE
V.1 I1 problema dei viaggi interstellari. Soluzioni provvisorie
V.1.1 Astronavi “generazionali”, “animazione sospesa”
V.1.2 Gli effetti temporali della relatività ristretta: il paradosso dei gemelli
V.2 I presunti effetti endocronici della tiotimolina
Appendice a V.2. La tiotimolina: aspetti tecnici e bibliografia
V.3 La soluzione definitiva: l’iperspazio
V.3.1 L’iperspazio in fantascienza
V.3.2 L’iperspazio in fisica: i “ponti di Einstein-Rosen” o wormholes spazio-
temporali
V.3.2.1 Come costruire un ponte di Einstein-Rosen
V.3.2.2 Un “censore cosmico” chiude l’accesso ai ponti?
V.3.3 I wormholes in fantascienza
V.3.4 “Pieghe”spazio-temporali
V .4 Viaggi FTL. – I tachioni
VI 1. LE MACCHINE DEL TEMPO
VI.1 I fondamenti fisici dei viaggi nel tempo
VI.1.1 II tempo come quarta dimensione
VI.1.2 I1 “cono di Minkowsky” e come rovesciarlo. – Ancora sui wormholes
VI.1.3 L’antimateria nei “diagrammi di Feynman”
VI.2 Antitempo
VI.3 Tempo fermo
VI.4 Paradossitemporali
VI.4.1 Formulazione debole: il paradosso del fiore
VI.4.1.1 I1 raddoppiamento del cronoviaggiatore
VI.4.1.2 Macchina del tempo e filosofia: i viaggi temporali sono “logicamente possibili”? Catene causali chiuse
VI.4.1.3 Topologia dei viaggi nel tempo. Viaggi nel tempo senza raddoppiamento del viaggiatore
VI.4.1.4 I1 raddoppiamento del cronoviaggiatore come germe di una moltiplicazione infinita
VI.4.2 Formulazione forte: il paradosso del nonno
VI.4.2.1 Inevitabilita dei paradossi causali
VI.4.2.2 L”‘accettazione del paradosso”. Cambiare il passato
VI.5 Verso una soluzione dei paradossi temporali
VI.5.1 Eternità e onnipotenza
VI.5.2 Tempo a più’ dimensioni
VII. UNIVERSI PARALLELI
VII. 1 Preistoria degli universi paralleli. Mondi subatomici
VII.2 La teoria standard degli universi paralleli
VII.2.1 Gli universi paralleli come metafisica combinatoria
VII.2.2 L’albero dei mondi. – L’ucronia
VII.2.3 Aspetti particolari della teoria
VII.2.3.1 Mondi adiacenti e diffcoltà che comporta il distinguerli
VII.2.3.2 Comunicazione tra mondi con leggi fisiche diverse
VII.3 Universi paralleli, letteratura, logica dei mondi possibili
VII.4 Gli universi paralleli in fisica
VII.5 Universi paralleli, percezione, psichiatria
VIII. IL DIO DEL PIANO DI SOPRA
VIII. 1 Fantascienza “teologica”
VIII.2 Variazioni sul tema del sogno
VIII.2.1 Teologia e psicopatologia
VIII.2.2 Fantascienza e idealismo
VIII.3 Variazioni sul tema del demiurgo
VIII.3.1 Dalla congiura universale agli universi artificiali
VIII.3.2 Fantascienza e gnosticismo
IX. ONNIPOTENZA DELLA LOGICA, IRRIDUCIBILITA’ DEL CAOS
IX. 1 Storiografie predittive
IX. 1.1 II controllo della storia attraverso le scienze sociali
IX. 1.1. 1 Psicostoriografia
IX.1.1.2 Altri esempi: sociologia computerizzata, sociodinamica, antropologia culturale interplanetaria
IX.1.2 Spazioanalisi
IX.1.3 Algebra escatologica
IX.2 Giochi e guerre
IX.2.1 Una teoria matematica del Partito rivoluzionario
IX.2.2 Fantascienza e Teoria dei Giochi
IX.2.2.1 Strategia minimax
IX.2.2.2 La teoria della ricerca e i giochi di coordinazione
IX.2.2.3 Il gioco ideale
IX.3 Metalogica e calcolo modulare
IX.4 Due paradigmi a confronto
IX.4.1 La fantascienza neopositivista
IX.4.2 La fantascienza critica
Bob Dylan’s songbook is a ‘biblical palimpsest’ in the sense that an impressive amount of passages of his lyrics are the result of transformations of a ‘deep structure’ consisting of a bibilical text or a small corpus of biblical texts. It is not simply a matter of quotations, but of a true compositional technique, of a rhetorical art that produces original poetic creations and that gives form to the same style of Dylan. Through some eloquent examples, the paper aims to show how this ‘transformational rhetoric’ works
"Parte I: Radici di un mistero", "Parte II: I periodi artistici di Dylan", "Parte III: Bibbia, Apocalisse, Paradiso nelle canzoni di Dylan", "The Lonesome Death of Hattie Carroll (1963)", "Tangled up in Blue (1975)", "Blind Willie McTell (1983)", "Brownsville Girl (1986)" e "High Water (2001)"