Book Chapters by Ilaria Pavan
In questo labirinto di sigle e in questo caos di attribuzioni l'uomo malato viene suddiviso, scom... more In questo labirinto di sigle e in questo caos di attribuzioni l'uomo malato viene suddiviso, scomposto, catalogato a seconda della categoria alla quale appartiene, dell'età, del sesso, della malattia e di come l'ha contratta, della zona in cui abita, e così via per dieci altre ragioni, finché l'individuo malato scompare come entità morbosa e resta al suo posto solo una pratica da evadere 1 .
Riflessione storiografica o autobiografia? Antisemitismo e storia del fascismo nell'opera di Robe... more Riflessione storiografica o autobiografia? Antisemitismo e storia del fascismo nell'opera di Roberto Vivarelli Al tema dell'antisemitismo italiano e dei suoi rapporti con la storia del fascismo Roberto Vivarelli ha dedicato un'attenzione marginale e quantitativamente assai esigua. Si è inoltre trattato di un interesse maturato tardivamente; sino agli anni 2000, infatti, all'interno della decennale riflessione dedicata dallo storico senese alla storia del fascismo nessuna pagina è stata mai dedicata a quel particolare capitolo del regime mussoliniano rappresentato dalla persecuzione antiebraica. Se il contesto storiografico in cui appaiono gli interventi di Vivarelli su questo tema ècome si preciserà nelle pagine che seguono -quello di una vera e propria fioritura di studi che, a partire dagli anni Novanta, ha portato a riletture e nuove interpretazioni sulla campagna antisemita (e sul più generale nodo che lega la storia degli ebrei alla storia d'Italia), 1 è tuttavia probabile che anche motivazioni legate al proprio percorso personale abbiamo infine condotto Vivarelli a incrociare e affrontare la questione della campagna razziale fascista. È quanto emerge in controluce anche dalla lettura di alcuni, pochi, passaggi dedicati a questo tema presenti nel volume autobiografico, pubblicato nel 2000, La fine di una stagione. Memorie 1943Memorie -1945, passaggi sui quali si tornerà.
Quaderno n. 2 -Novembre 2016 Le libertà del lavoro. Storia, Diritto, Società a cura di Laura Cera... more Quaderno n. 2 -Novembre 2016 Le libertà del lavoro. Storia, Diritto, Società a cura di Laura Cerasi © Copyright 2016 New Digital Frontiers srl Viale delle Scienze, Edificio 16 (c/o ARCA) 90128 Palermo www.newdigitalfrontiers.com ISBN (a stampa): 978-88-99487-52-2 ISBN(online): 978-88-99487-49-2 Le opere pubblicate sono sottoposte a processo di peer-review VI
Una premessa dimenticata. Il codice penale del 1930 «Il confi ne tra la politica e il diritto pen... more Una premessa dimenticata. Il codice penale del 1930 «Il confi ne tra la politica e il diritto penale è una linea sottile: in qualsiasi legislazione nessun capitolo, più di questo, lascia trasparire l'ordito e i fi ni di quella». 1 Le parole scritte nel 1934 da Alfredo De Marsico (celebre avvocato del Ventennio, nonché ultimo ministro della Giustizia del regime fascista), a commento della svolta razziale intrapresa dal diritto tedesco, riconoscevano la centralità delle concezioni penalistiche nel caratterizzare lo Zeitgeist di ogni stagione storica e politica, suggerendoci quanto possa essere fruttuoso affrontare la lettura di determinati snodi e momenti attraverso il fi ltro di tali concezioni.
Prime note su razzismo e diritto in Italia. L'esperienza della rivista «Il Diritto razzista» (193... more Prime note su razzismo e diritto in Italia. L'esperienza della rivista «Il Diritto razzista» (1939-1942)* Con la sola legislazione un'idea giuridica non può diffondersi e durare. Le leggi sono soltanto un mezzo per la trasmissione dell'idea giuridica nella vita e la fedele trasmissione è soltanto possibile a coloro i quali sono strettamente persuasi dell'idea che ha condotto all'emanazione della legge.
editrice il Mulino, Bologna. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa pubblicazion... more editrice il Mulino, Bologna. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere fotocopiata, riprodotta, archiviata, memorizzata o trasmessa in qualsiasi forma o mezzo -elettronico, meccanico, reprografi co, digitale -se non nei termini previsti dalla legge che tutela il Diritto d'Autore. Per altre informazioni si veda il sito www.mulino.it/edizioni/fotocopie NEI tribunali : pratiche e protagonisti della giustizia di transizione nell'Italia repubblicana / a cura di Giovanni Focardi, Cecilia Nubola. -Bologna : Il mulino, 2015. -395 p. ; 22 cm. -(Annali dell'Istituto storico italo-germanico in Trento. Quaderni; 95) Nell'occh.: Fondazione Bruno Kessler Redazione e impaginazione: Editoria FBK Il presente volume è pubblicato con il contributo della Provincia autonoma di Trento Sommario Giustizia nell'Italia repubblicana. Qualche nota introduttiva, di Giovanni FOCARDI e Cecilia NUBOLA PARTE PRIMA: LA LEGISLAZIONE, GLI AVVOCATI E I MAGISTRATI Tra giustizia legale e giustizia sommaria. Forme di punizione del nemico nell'Italia del dopoguerra, di Toni ROVATTI Difendere i fascisti? Avvocati e avvocate nella giustizia di transizione, di Francesca TACCHI Arbitri di una giustizia politica: i magistrati tra la dittatura fascista e la Repubblica democratica, di Giovanni FOCARDI PARTE SECONDA: IMPUTATI E PROCESSI Partigiani e fascisti: tribunali e carceri per una giustizia di transizione. Una ricerca in corso, di Massimo STORCHI Processo a un ministro della Giustizia, di Giancarlo SCARPARI p. 7 15 51 91 135 151 6 I processi a Rodolfo Graziani. Un modello italiano di giustizia di transizione dalla Liberazione all'anno Santo, di Floriana COLAO Collaborazioniste. Processi e provvedimenti di clemenza nell'Italia del secondo dopoguerra, di Cecilia NUBOLA PARTE TERZA: UNA GIUSTIZIA DI «LUNGA DURATA» Francesco Moranino: un caso giudiziario fra Resistenza, desistenza e Guerra fredda, di Philip COOKE Le «Holocaust Litigation» in Italia. Storia, burocrazia e giustizia (1955-2015), di Ilaria PAVAN La difesa delle vittime nei processi per crimini nazifascisti in Italia. Tra ricostruzione dei fatti e «irrisolto» risarcitorio, di Andrea SPERANZONI La verità, il tempo, il giudice e lo storico, di Yan THOMAS, con Introduzione di Marc Olivier BARUCH Indice dei nomi p. 169 221 271 303 335 351 385 303
a cura di GRADO GIOVANNI MERLO e FRANCESCO MORES ROMA 2009 EDIZIONI DI STORIA E LETTERATURA ILARI... more a cura di GRADO GIOVANNI MERLO e FRANCESCO MORES ROMA 2009 EDIZIONI DI STORIA E LETTERATURA ILARIA PAVAN RONCALLI E GLI EBREI DALLA SHOAH ALLA DECLARATIO NOSTRA AETATE. TRACCE DI UN PERCORSO
+Business Media Dordrecht. This e-offprint is for personal use only and shall not be selfarchived... more +Business Media Dordrecht. This e-offprint is for personal use only and shall not be selfarchived in electronic repositories. If you wish to self-archive your article, please use the accepted manuscript version for posting on your own website. You may further deposit the accepted manuscript version in any repository, provided it is only made publicly available 12 months after official publication or later and provided acknowledgement is given to the original source of publication and a link is inserted to the published article on Springer's website. The link must be accompanied by the following text: "The final publication is available at link.springer.com". Jewish History (2015) 29: 137-162
1 Archivio centrale dello stato (d'ora in poi: Acs), Presidenza del Consiglio dei Ministri (d'ora... more 1 Archivio centrale dello stato (d'ora in poi: Acs), Presidenza del Consiglio dei Ministri (d'ora in poi: Pcm), 1948, f. 75182/10.3.16. 2 A. Fanfani, Diari, vol. II, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2011 Nel 1959 M. Alberto Coppini, tra i più noti attuari del secondo dopoguerra, nonché presidente dell'Inail dal 1958 al 1967, scriveva: «Mi sia concesso di ricordare che nasceva per merito dell'allora ministro del Lavoro On. Fanfani un progetto concreto e organico, certamente attuabile nei limiti del reddito nazionale di quel periodo, un progetto al quale ebbi l'onore di collaborare». In M.A. Coppini, Che cosa ci separa dalla sicurezza sociale, «I problemi della sicurezza sociale», 1959, 2, p. 3. Cenni al progetto anche in Cnel, Osservazioni e proposte sulla riforma sociale, Roma, 1963, p. 576 (si tratta di una sezione della relazione stesa dallo stesso Coppini). Del disegno di legge, senza riferimenti precisi e inesatte informazioni rispetto all'iter, parla A. Cherubini nel classico Storia della previdenza sociale in Italia (1860Italia ( -1960, Roma, Editori Riuniti, 1977, pp. 373-374. 4 Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale, Relazione della commissione per la riforma della previdenza sociale, Roma, 1949. Sulla Commissione D'Aragona, cfr. P. Mattera, All'alba della Repubblica: i Contemporanea / a. XVIII, n. 1, gennaio-marzo 2015 progetti di riforma sociale degli anni Quaranta e la «Commissione D'Aragona», in Id. (a cura di), Momenti del Welfare in Italia. Storiografia e percorsi di ricerca, Roma, Viella, 2012. 5 La vicenda della Commissione D'Aragona come paradigma delle «occasioni mancate» nella storia del Welfare State italiano accomuna tutta la letteratura sul tema. Tra i molti, M. Ferrera, Modelli di solidarietà. Politiche e riforme sociali nelle democrazie, Bologna, Il Mulino, 1993, pp. 239 ss. 6 Si tratta di uno snodo già noto alla storiografia; da ultimo P. Craveri, De Gasperi, Bologna, Il Mulino, 2006, pp. 414 ss. 7 Manca un esame approfondito di quale sia stata nei primi anni postbellici la posizione delle varie culture politiche italiane rispetto al tema della cittadinanza sociale. Anche l'analisi della ricezione del Beveridge Report risulta sintetica. Cfr. L. Di Nucci, Alle origini dello stato sociale nell'Italia repubblicana. La ricezione del Piano Beveridge e il dibattito nella Costituente, in C. Sorba (a cura di) Cittadinanza. Individui, diritti sociali, collettività nella storia contemporanea, Roma, ministero per i Beni e le attività culturali, 2002; D. Mugnai, La critica italiana al Piano Beveridge, «Economia e Lavoro», 2005, 3. Per la prospettiva cattolica, P. Del Fabbro, Per un welfare state italiano: idee e progetti nell'età del centrismo degasperiano, «Nuova rivista storica», 1994, 1; M. Brutti, I cattolici e il progetto beveridgiano nell'Italia degli anni '40, «Economia e Lavoro», 2005, 3. 8 Disposizioni generali; Prestazioni previdenziali economiche; Prestazioni sanitarie; Ordinamento ammi-
Space and Conversion in Global Perspective, ed. G. Marcocci, W. de Boer, A. Maldavsky and I. Pavan. Leiden; Boston: Brill, 1-11, 2015
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Principale strumento di tutela dei diritti di cittadinanza in risposta a rischi e bisogni individ... more Principale strumento di tutela dei diritti di cittadinanza in risposta a rischi e bisogni individuali e collettivi, lo Stato sociale è da anni al centro di un dibattito che tende a ignorarne la storia. È appunto la storia che intende raccontare questo volume che per la prima volta riunisce in una narrazione complessiva l'evoluzione nel corso del Novecento dello Stato sociale visto nei suoi tre pilastri: la previdenza, la sanità e l'assistenza. Con un approccio che combina i processi politici e istituzionali, come anche sociali, economici e culturali, le autrici rintracciano le radici del welfare italiano nell'età liberale, ne seguono la parabola attraverso il ventennio fascista e l'età repubblicana, e ne enucleano gli elementi fondanti, offrendo un importante contributo di conoscenza su un aspetto costitutivo della società italiana contemporanea. Chiara Giorgi insegna Storia contemporanea all'Università di Roma La Sapienza. Con il Mulino ha pubblicato «La previdenza del regime. Storia dell'INPS durante il fascismo» (2004).
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Sanitario Nazionale was informed by the experience of the British National Health System, but the Italian system possessed its own specific characteristics, including a connection between health protection and the attention paid to the working environment and the protection of the territory, as well as a particular emphasis on prevention, education and the participation of citizens, who from passive users of medical care were to become a conscious subject of the new system.