Talks by Federica Fiorini
Sguardi incrociati sui conflitti delle potenze iberiche nello spazio mediterraneo e atlantico (se... more Sguardi incrociati sui conflitti delle potenze iberiche nello spazio mediterraneo e atlantico (secc. XV-inizio XVI)
La legittimazione crociata della guerra di Granada (1482 - 1492).
Il Mediterraneo tra storia e innovazione. Convegno internazionale di studi, 2021
La ricerca si propone di indagare le relazioni che ebbero luogo nel Mediterraneo di fine Quattroc... more La ricerca si propone di indagare le relazioni che ebbero luogo nel Mediterraneo di fine Quattrocento tra il sultanato mamelucco d’Egitto, la monarchia spagnola e papa Innocenzo VIII. Tali rapporti mostrano come le esigenze politiche ed economiche fossero in grado di trascendere contrapposizioni ideologiche e religiose.
La ricerca si concentra sulla relazione redatta dall’umanista Pietro Martire d’Anghiera al termin... more La ricerca si concentra sulla relazione redatta dall’umanista Pietro Martire d’Anghiera al termine della sua missione diplomatica presso l’ultimo sultano mamelucco Qansawh al-Ghawri nel 1501.
Papers by Federica Fiorini
Vittorio, Tigrino; Matteo, Moro (a cura di), Viaggi e viaggiatori dal mondo antico all'Ottocento. Roma: Aracne, 2023, 139–150., 2023
The article is devoted to the journey that Pietro Martire D’Anghiera, a humanist from Arona on L... more The article is devoted to the journey that Pietro Martire D’Anghiera, a humanist from Arona on Lake Maggiore, made at the court of the last great Mamluk Sultan Qansuh al Gawri between 1501 and 1502, as an ambassador of the Catholic Monarchs of Spain. A detailed account of his journey is given in the Legatio Babylonica, published in 1511.
Rivista internazionale di studi storico-filologici sulle fonti, 2023
The aim of this research is to analyze The Oratio in die Circumcisionis dominicae delivered by Ca... more The aim of this research is to analyze The Oratio in die Circumcisionis dominicae delivered by Castilian theologian and future cardinal Bernardino López de Carvajal before Pope Sixtus IV in 1484 and printed in the same year by Stephen Plannck.
The sermon is particularly interesting because it testifies to the moment of transformation of sacred oratory: in fact, it belongs to the scholastic tradition but shows some new content, such as the focus on patristics and the Christological theme.
Canonizzata nel 1622 e proclamata dottore della Chiesa insieme a Caterina da Siena il 27 settembr... more Canonizzata nel 1622 e proclamata dottore della Chiesa insieme a Caterina da Siena il 27 settembre 1970, santa Teresa d'Avila rappresenta senza dubbio una delle massime personalità della spiritualità e della mistica occidentale. Papa Paolo VI le conferì il titolo di doctor orationis, un'onorificenza ancor più significativa se si pensa come la preghiera, in particolar modo quella mentale, abbia indotto i suoi stessi confessori e in seguito l'Inquisizione a sospettarla di eterodossia. A tali dubbi Teresa fu chiamata a rispondere in uno scritto autobiografico: El libro de la Vida in cui lasciò testimonianza della sua vita e delle sue esperienze con il divino. La Vida è oggetto dello studio di Carlos Eire, professore di Storia e Studi religiosi presso l'Università di Yale; il testo, The Life of Saint Teresa of Avila. A Biography, uscito per i tipi di Princeton University Press nel 2019, va ad arricchire la serie "Lives of Great Religious Books" dedicata alle storie complesse e affascinanti di importanti testi religiosi di tutto il mondo. Il libro è una storia della redazione e della fortuna attraverso i secoli-dall'epoca barocca fino al XXI secolo-del testo di santa Teresa, una delle più significative testimonianze dell' incontro tra un essere umano e il Dio dei cristiani. L'opera di Eire, pertanto, si colloca al centro di due floridi filoni di studi storici e antropologici: il primo indaga il fondamentale tema della scrittura religiosa femminile in epoca medievale e moderna; il secondo, invece, studia la storia del libro e la sua ricezione adottando prospettive pluridisciplinari. La complessità dello scritto di santa Teresa viene rimarcata dall'autore sin dalle prime pagine della Prefazione: la Vida è molto più di una semplice autobiografia, poiché "the book is as much about God and about human potential as about the author herself, thought the narrative is squarely focused on her own experiences" (p.xiii). La narrazione, infatti, risulta capace di muoversi su molteplici livelli di significato e attraversare confini quasi inesplorati, come
BIBLIOTECA UNIVERSITARIA CLAUDIANA 8 AREA 11a
Società Italiana per la Storia dell'Età Moderna SAGGI 2, 2020
At the end of the fifteenth century, Isabella of Castile and Ferdinando of
Aragon sent to the Hol... more At the end of the fifteenth century, Isabella of Castile and Ferdinando of
Aragon sent to the Holy See ambassadors, clergymen and intellectuals with the goal to mediate with the Pope. Bernardino López de Carvajal was one of the most enigmatic figures. He became the main political actor in Rome, and a link between various intellectual circles – Romans and Hispanics. Humanists, in fact, aspired to create a new image of the Spanish monarchy and its glorious past. A patronage that allowed the flow of political messages and instances of prophetic nature, together with the knowledge of other worlds.
La disciplina storica, proprio come ogni altro aspetto della vita che sia influenzato dall’agire ... more La disciplina storica, proprio come ogni altro aspetto della vita che sia influenzato dall’agire umano, è soggetta alle mode e ai cambiamenti, anche repentini. Risulta innegabile - ad esempio - guardando alla produzione scientifica in materia di storiografia, che alcuni dei temi trainanti degli ultimi decenni siano state le suggestioni provenienti dai filoni di ricerca anglosassoni della Connected History, Global History o Entangled History.
L’idea di fondo che sottende a queste linee guida altro non è che la convinzione, legittima, che la Prima Modernità abbia rappresentato un turning point di notevole importanza, riprendendo e ingigantendo dinamiche di connessione e contatto - dentro e fuori dall’Europa - fino ad allora rimaste sommerse o appena accennate. In questo contesto l’Italia della Prima Età Moderna ha rappresentato un crogiuolo non indifferente: culla della cultura Rinascimentale, sede del Papato e infine integrata nelle dinamiche mondiali sottoposte all’egida della corona spagnola, la Penisola ha saputo configurarsi - più o meno consapevolmente - come centro motore di una nuova forma di diplomazia (intesa nella sua più ampia accezione) attenta e interessata, per finalità politiche, religiose, culturali o economiche, alla mediazione con nuove e vecchie realtà: dalle più vicine e conosciute alle più distanti e ignote.
L’idea che sta alla base di questo panel diventa così quella di affrontare l’analisi di un tema, come quello della diplomazia, con tutte le sue numerose declinazioni, proprio inserendosi in questa “nuova” temperie: non più limitando ai soli soggetti Sovrani lo studio di pratiche diplomatiche e di mediazione, ma integrando anche quegli individui o gruppi di individui la cui dimensione primaria non era - o non avrebbe dovuto essere - di stampo politico. Cardinali, Ordini religiosi, ma anche eruditi, letterati ed élite nobiliari: tutti soggetti diversi che rappresentarono, tra l’ultimo decennio del XV secolo e la seconda metà del XVI, ognuno con i propri obiettivi e modelli, gli strumenti di un mondo in movimento, mutato e in continuo cambiamento: un mondo connesso.
Conferences by Federica Fiorini
by NUME Gruppo di Ricerca sul Medioevo Latino, Luca Salvatelli, Carlo Pùlisci, Roberto Del Monte, Paola Novara, Rita Mei, Sara Ragni, Sarah Procopio, Catarina M Tibúrcio, Mario Gaglione, Irma Kaplūnaitė, Rytis Jonaitis, Valerio Cappozzo, Giacomo Ponticelli, Abel de Lorenzo Rodríguez, Antonella Ventura, Michele Lacerenza, Davide Esposito, Elena R . Trunfio, Giulia Calabrò, Antonio Tagliente, Nicoletta Usai, Francesco Mameli, Mattia Sanna Montanelli, Michela Giuntoli, Massimo Siani, Carlo Maria Poggi, Filippo Ribani, Mario Loffredo, Chiara Ribolla, Eleonora Casarotti, Elena Catalano, Aurelia Maruggi, Joao Nisa, Andrea-Bianka Znorovszky, Lester Lonardo, Stefano Bernardinello, Federica Fiorini, Azzurra Rinaldi, Andrea D'Apruzzo, Marianna Cuomo, Arancia Boffa, Matteo Saracini, Giacomo Brotto, Giulia Lovison, Valerio Luca Floris, Italia Caradonna, Lorenzo Fragai, Beatrice Brancazi, Annalisa Colecchia, Massimiliano David, Stefano De Togni, Alessandro Melega, Enrico Pomo, and Chiara Baldestein
Conference Proceedings by Federica Fiorini
by NUME Gruppo di Ricerca sul Medioevo Latino, Andrea Pergola, Valentina Milia, Valerio Luca Floris, Roberto Del Monte, Chiara Baldestein, leonardo marchetti, Irma Kaplūnaitė, Rytis Jonaitis, Giacomo Ponticelli, Andrea Biondi, Lester Lonardo, Lorenzo Fragai, Mario Loffredo, Mario Gaglione, Rita Mei, Giulia Calabrò, Massimo Siani, Pietro Sorace, Andrea D'Apruzzo, Antonella Ventura, Michele Lacerenza, Elena Catalano, Italia Caradonna, Luca Salvatelli, Catarina M Tibúrcio, Andrea-Bianka Znorovszky, Chiara Ribolla, Marianna Cuomo, Arancia Boffa, Gemma Alfonso, Luca Brancazi, Massimiliano David, Irene Catanzaro, Stefano De Togni, Federica Fiorini, Michela Giuntoli, Joao Nisa, Nicola Martellozzo, Giacomo Brotto, Francesco Mastromatteo, Veronica De Duonni, Sarah Procopio, Abel de Lorenzo Rodríguez, Elisabeth (Lisa) Trischler, Azzurra Rinaldi, and Carlo Maria Poggi EBS Print, 2019
Thesis by Federica Fiorini
Conferences and workshops by Federica Fiorini
by Giovanni Contel, Apprendistato Storico, Giovanni Collamati, Claudia Bischetti, Andrea Raffaele Aquino, Filippo Vaccaro, Alessandra Bartolomei Romagnoli, Edward Loss, Fabrizio Ansani, Giulia Zornetta, Elisabetta Scarton, Stefano Bernardinello, Leo Donnarumma, Nicolò Maggio, Alessandro Gaudiero, Arturo Mariano Iannace, Francesco Battaglini, Florian Messner, Federica Fiorini, Tomasz Pełech, Olga Pelech, Francesco Borghero, Francesco Bozzi, Simone Picchianti, Jacopo Sassera, Zeno Castelli, Matteo Ronchi, Jacopo De Pasquale, and Marco Vito "La guerra nel Medioevo. Organizzarla, raccontarla, viverla", Sapienza Università di Roma, 9-13 g... more "La guerra nel Medioevo. Organizzarla, raccontarla, viverla", Sapienza Università di Roma, 9-13 gennaio 2023. V edizione del workshop internazionale per dottorandi e giovani ricercatori organizzato dai dottorandi e dottori di ricerca in Storia Medievale del Dottorato in STORIA, ANTROPOLOGIA, RELIGIONI, Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo di Sapienza Università di Roma.
Uploads
Talks by Federica Fiorini
La legittimazione crociata della guerra di Granada (1482 - 1492).
Papers by Federica Fiorini
The sermon is particularly interesting because it testifies to the moment of transformation of sacred oratory: in fact, it belongs to the scholastic tradition but shows some new content, such as the focus on patristics and the Christological theme.
Aragon sent to the Holy See ambassadors, clergymen and intellectuals with the goal to mediate with the Pope. Bernardino López de Carvajal was one of the most enigmatic figures. He became the main political actor in Rome, and a link between various intellectual circles – Romans and Hispanics. Humanists, in fact, aspired to create a new image of the Spanish monarchy and its glorious past. A patronage that allowed the flow of political messages and instances of prophetic nature, together with the knowledge of other worlds.
L’idea di fondo che sottende a queste linee guida altro non è che la convinzione, legittima, che la Prima Modernità abbia rappresentato un turning point di notevole importanza, riprendendo e ingigantendo dinamiche di connessione e contatto - dentro e fuori dall’Europa - fino ad allora rimaste sommerse o appena accennate. In questo contesto l’Italia della Prima Età Moderna ha rappresentato un crogiuolo non indifferente: culla della cultura Rinascimentale, sede del Papato e infine integrata nelle dinamiche mondiali sottoposte all’egida della corona spagnola, la Penisola ha saputo configurarsi - più o meno consapevolmente - come centro motore di una nuova forma di diplomazia (intesa nella sua più ampia accezione) attenta e interessata, per finalità politiche, religiose, culturali o economiche, alla mediazione con nuove e vecchie realtà: dalle più vicine e conosciute alle più distanti e ignote.
L’idea che sta alla base di questo panel diventa così quella di affrontare l’analisi di un tema, come quello della diplomazia, con tutte le sue numerose declinazioni, proprio inserendosi in questa “nuova” temperie: non più limitando ai soli soggetti Sovrani lo studio di pratiche diplomatiche e di mediazione, ma integrando anche quegli individui o gruppi di individui la cui dimensione primaria non era - o non avrebbe dovuto essere - di stampo politico. Cardinali, Ordini religiosi, ma anche eruditi, letterati ed élite nobiliari: tutti soggetti diversi che rappresentarono, tra l’ultimo decennio del XV secolo e la seconda metà del XVI, ognuno con i propri obiettivi e modelli, gli strumenti di un mondo in movimento, mutato e in continuo cambiamento: un mondo connesso.
Conferences by Federica Fiorini
Conference Proceedings by Federica Fiorini
Volume disponibile qui:
https://www.nuovomedioevo.it/attivita-2/1466-2/
Thesis by Federica Fiorini
Conferences and workshops by Federica Fiorini
La legittimazione crociata della guerra di Granada (1482 - 1492).
The sermon is particularly interesting because it testifies to the moment of transformation of sacred oratory: in fact, it belongs to the scholastic tradition but shows some new content, such as the focus on patristics and the Christological theme.
Aragon sent to the Holy See ambassadors, clergymen and intellectuals with the goal to mediate with the Pope. Bernardino López de Carvajal was one of the most enigmatic figures. He became the main political actor in Rome, and a link between various intellectual circles – Romans and Hispanics. Humanists, in fact, aspired to create a new image of the Spanish monarchy and its glorious past. A patronage that allowed the flow of political messages and instances of prophetic nature, together with the knowledge of other worlds.
L’idea di fondo che sottende a queste linee guida altro non è che la convinzione, legittima, che la Prima Modernità abbia rappresentato un turning point di notevole importanza, riprendendo e ingigantendo dinamiche di connessione e contatto - dentro e fuori dall’Europa - fino ad allora rimaste sommerse o appena accennate. In questo contesto l’Italia della Prima Età Moderna ha rappresentato un crogiuolo non indifferente: culla della cultura Rinascimentale, sede del Papato e infine integrata nelle dinamiche mondiali sottoposte all’egida della corona spagnola, la Penisola ha saputo configurarsi - più o meno consapevolmente - come centro motore di una nuova forma di diplomazia (intesa nella sua più ampia accezione) attenta e interessata, per finalità politiche, religiose, culturali o economiche, alla mediazione con nuove e vecchie realtà: dalle più vicine e conosciute alle più distanti e ignote.
L’idea che sta alla base di questo panel diventa così quella di affrontare l’analisi di un tema, come quello della diplomazia, con tutte le sue numerose declinazioni, proprio inserendosi in questa “nuova” temperie: non più limitando ai soli soggetti Sovrani lo studio di pratiche diplomatiche e di mediazione, ma integrando anche quegli individui o gruppi di individui la cui dimensione primaria non era - o non avrebbe dovuto essere - di stampo politico. Cardinali, Ordini religiosi, ma anche eruditi, letterati ed élite nobiliari: tutti soggetti diversi che rappresentarono, tra l’ultimo decennio del XV secolo e la seconda metà del XVI, ognuno con i propri obiettivi e modelli, gli strumenti di un mondo in movimento, mutato e in continuo cambiamento: un mondo connesso.
Volume disponibile qui:
https://www.nuovomedioevo.it/attivita-2/1466-2/